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San Pàolo.

Città (9.839.066 ab.) del Brasile sud-orientale, capitale dello Stato omonimo. • Geogr. - Si estende in una zona collinare, percorsa da tre principali fiumi (Tieté, Pinheiros e Tamanduateí) oggi in gran parte coperti e canalizzati. Oltre che a condizioni fisiche favorevoli (clima, abbondanza di acqua e suoli fertili), lo sviluppo urbano ed economico della città è da imputarsi alla sua posizione: dista meno di 50 km dal porto di Santos, il maggiore del paese, ed è collegata all'interno dello Stato grazie a una vastissima rete di strade e ferrovie. Anche se attraversata dal Tropico del Capricorno, gode di un clima temperato-umido, mitigato dall'altezza dell'altipiano su cui sorge (800 m in media). Abbondanti le piogge, particolarmente in estate (da ottobre a marzo). • Econ. - Dal secondo dopoguerra, l'economia industriale si è sviluppata al punto da rendere l'area di S.P. il maggior polo industriale di tutta l'America Latina. I principali settori produttivi sono il tessile, il metalmeccanico (impianti siderurgici e metallurgici, fabbriche di motori e autoveicoli) ed elettrotecnico, l'alimentare (zuccherifici, lavorazione delle carni), il chimico e il farmaceutico. Attualmente nella regione è concentrato il 40% della capacità industriale nazionale, anche se tutt'altro che risolto è il problema della disoccupazione. • St. - Fondata dai missionari gesuiti il 25 gennaio 1554 (anniversario della conversione di san Paolo), nei secc. XVII-XVIII la città fu base dell'espansione pionieristica verso le regioni interne del Paese. Tra i primi abitanti di S.P., in prevalenza portoghesi, i bandeirantes si addentravano all'interno alla ricerca di schiavi e di minerali preziosi. Nel 1681 la città subentrò a São Vicente (situato sulla costa) come capoluogo della capitania. Da S.P. si propagò il movimento per l'indipendenza dal Portogallo e nei pressi della città, sul colle di Ypiranga, fu proclamata l'indipendenza nel 1822. La città ebbe uno sviluppo rapidissimo negli ultimi decenni dell'Ottocento a causa dell'immigrazione europea (Italiani, Portoghesi, Spagnoli, Tedeschi). Molto numerosi sono stati e restano ancora gli immigrati interni, provenienti in particolare dal Nord-Est. Questo sviluppo demografico, che continua ininterrotto ancor oggi con un ritmo tra i più alti del mondo, ha fatto di S.P., quanto a numero di abitanti, la prima città del Brasile e la terza del mondo; l'area metropolitana (15.200.000 ab.) è la seconda del mondo. Nel complesso, oltre la metà della popolazione di S.P. è di origine europea, un terzo è costituito da negri o mulatti, il resto prevalentemente da asiatici. • Urban. - Dalla seconda metà dell'Ottocento la crescita tumultuosa della popolazione alterò la primitiva fisionomia coloniale di S.P., caratterizzata da stradine strette, vecchie case, chiese e conventi, e determinò, nel 1889, la necessità di formulare un primo piano regolatore. Il centro cittadino consiste nel Triangolo (così chiamato per le tre grandi arterie che lo delimitano), dove sorgono modernissimi grattacieli tra cui l'Edificio Italia, simbolo del contributo italiano alle vicende della città. A Est del Triangolo si trova il Bras, il più antico quartiere di S.P., mentre a Sud sorge la Bexica, abitata in gran parte da oriundi italiani. Alla città fanno corona numerosi centri suburbani, tra i quali Santo André, São Bernardo do Campo, São José do Campo, Guarulhos.
San Paolo: la cattedrale